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Festa di San Fausto Castellina in Chianti
RECAPITI
Festa di San Fausto
Castellina in Chianti
Quando: 20 Settembre
Una settimana a base di musica, degustazioni di piatti tipici,
mostre d’arte, mercatini e incontri religiosi, organizzati
nelle vie e nelle piazze del centro storico, per festeggiare il
Santo patrono di Castellina in Chianti. A San Fausto sono
attribuiti miracoli come la liberazione dai terremoti, dalla
siccità, dai venti, dalle piogge, dalla grandine e dalle
epidemie e per questo il suo culto si è molto diffuso nei
centri agricoli, durante il periodo della mezzadria.Oggi al Santo
Patrono è dedicata una festa dal carattere più ludico
che religioso e che anima il paese di Castellina in Chianti,
piccolo centro di origine etrusca, per sette giorni che vanno a
concludersi con grandiosi fuochi d’artifici. Le spoglie di
San Fausto sono custodite, ancor oggi, in un’urna lignea,
all’interno della Chiesa di San Salvatore nel centro storico
del Paese.
La Chiesa, ricostruita nell’originale stile neoromanico in seguito alla sua distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale, offre ai visitatori la possibilità di ammirare un importante affresco staccato rappresentante la Madonna sul trono, attribuito a Bicci di Lorenzo (1373-1452).
A San Fausto sono attribuiti miracoli come guarigioni da malattie incurabili, liberazione dai terremoti, siccità, venti, piogge, grandine e epidemie. Con la fine della mezzadria il culto di S. Fausto perse gran parte della sua diffusione e popolarità. Oggi rimangono la processione e la festa liturgica; la fiera che anticamente accompagnava la festa rimane, ma senza il nome del Santo.
La Chiesa, ricostruita nell’originale stile neoromanico in seguito alla sua distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale, offre ai visitatori la possibilità di ammirare un importante affresco staccato rappresentante la Madonna sul trono, attribuito a Bicci di Lorenzo (1373-1452).
A San Fausto sono attribuiti miracoli come guarigioni da malattie incurabili, liberazione dai terremoti, siccità, venti, piogge, grandine e epidemie. Con la fine della mezzadria il culto di S. Fausto perse gran parte della sua diffusione e popolarità. Oggi rimangono la processione e la festa liturgica; la fiera che anticamente accompagnava la festa rimane, ma senza il nome del Santo.